Editoriale di Maggio

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Step3nt
view post Posted on 29/4/2016, 21:52




EDITORIALE
Ed ecco infine giunto il momento del commiato. Una cosa per cui i redattori “anziani” di Zabaione degli anni scorsi mi hanno sempre rimproverato è la mia tendenza a scrivere articoli in maniera “impersonale”. Dicevano, infatti, che io non mettevo abbastanza di me e delle mie opinioni in ciò che scrivevo. A ripensarci adesso, non si può negare che avessero assolutamente ragione. In fondo non ho mai creduto che “soggettività” fosse un sinonimo di “buon articolo”. In ogni caso, con questo ultimo editoriale ho deciso di dare uno strappo definitivo alla regola (e, al contempo, di prendermi una rivincita): dedicherò una pagina intera unicamente a me stesso. Prima che voi tutti, giustamente, inorridiate di fronte a questa affermazione, lasciatemi spiegare il perché.
Questo è il mio ultimo anno (si spera) al Liceo Parini e, di conseguenza, la fine della mia esperienza all’interno di Zabaione. So che a vi sembrerà una sciocchezza, ma per me questo è un momento particolarmente commovente. Dopo cinque anni scrivere un articolo al mese diventa un’abitudine. Sedersi davanti al computer, cercare le parole giuste per affrontare un argomento ogni volta diverso, sperare che qualcuno legga il frutto del tuo lavoro: questo è ciò che ho scelto di fare in questi anni, per mandare avanti un progetto che (penso) sia uno dei più validi all’interno di questa scuola e sono abbastanza sicuro che un po’ mi mancherà.
E il bello è che in quarta ginnasio non ero nemmeno interessato al giornalino. Ho partecipato alla prima riunione grazie ad un mio amico, che mi ci ha praticamente trascinato dentro. Da lì ho iniziato occupandomi di giochi come i sudoku, poi sono passato agli articoli (senza un genere specifico, raccontavo un po’ di tutto). Nel frattempo ho cominciato anche a fare le mie imbarazzantissime presentazioni del giornalino ai quartini il primo giorno di ogni anno scolastico: vi prego non odiatemi, facevo solo il mio dovere. Infine l’anno scorso ho organizzato il Convegno Italiano di Stampa Studentesca (CISS) e sono stato eletto come primo direttore dalla fondazione del giornalino. Bisogna dire che, in un’azienda reale, questa verrebbe considerata come una carriera coi fiocchi.
Tutto ciò non lo racconto per scrivere una sorta di autocelebrazione, ma per farvi comprendere l’importanza che Zabaione ha avuto per me in questi anni. E’ grazie a questo giornalino, infatti, che ho avuto modo di ambientarmi nella scuola e all’interno della redazione ho conosciuto molti di quelli che considero miei grandissimi amici. Voglio quindi sfruttare quest’ultima occasione per ringraziare alcune persone. Innanzitutto la mia gratitudine va alla redazione, sia la vecchia che la nuova: la prima per avermi fatto conoscere questo progetto e la seconda per averlo mandato avanti. Ma soprattutto la mia riconoscenza va a voi “miei cari 24 lettori” (con questa citazione manzoniana ho aperto uno dei miei primi articoli, tanto vale riciclarla…): mi sono divertito moltissimo a scrivere per voi in questi cinque anni. Continuate a leggere Zabaione, perché voi siete il vero motivo grazie al quale questo giornalino viene scritto e migliorato. Detto ciò, io vi lascio: spero di non avervi annoiato con i miei sentimentalismi. Arrivederci a tutti e godetevi il resto di Zabaione!
Stefano Trentani
 
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